ABBRACCI
La semplice idea è di generare domande sul prima e sul dopo quel gesto, su cosa ha portato i protagonisti in quel contesto e notare come ognuno di noi, in base al proprio vissuto, creerà storie differenti.
ABBRACCI-PASSAGGI
I dittici della serie “Passaggi” (derivati dalla serie “Abbracci”) sono uno studio del rapporto tra il paesaggio-teatro, visto come una cornice naturale e l’uomo-attore che agisce al suo interno. In particolare, questo lavoro nasce da una doppia indagine condotta sullo spazio e sul tempo del paesaggio, colti tramite la presenza e l’assenza dell’uomo. Gli attori entrano in relazione con lo spazio attraverso un’azione, un abbraccio, che può suggerire storie diverse in base al contesto in cui è ripetuto. Gli stessi “scenari”, fotografati a distanza di tempo, in assenza dei due attori ma attraverso il loro sguardo, trasformano l’uomo da attore del paesaggio in spettatore. Così il paesaggio entra in relazione con il tempo.